IPv6: finalmente ci siamo (forse) - Fri, Jul 14th @ 03:31 AM
Dopo anni di promesse e di annunci sembra che il passaggio a IPv6 si ormai prossimo.
In questo articolo, Zdnet racconta come Worldcom e Sprint abbiano iniziato la fase di test sui propri backbone.
La gestione di network che utilizzano IPv4 sta diventando sempre piu' difficile: l'utilizzo di NAT, servizi di DHCP e switch di ISP saranno storia passata con l'adozione di IPv6.
Attraverso la capacita' di autoconfigurazione (fornita da IPv6), i sistemi si assegneranno da soli un indirizzo -- una combinazione tra MAC address e il prefisso del router IPv6 locale. DHCP non sara' quindi piu' necessario sebbene possibile. Questo semplifichera' notevolmente l'architettura migliorando performance ed amministrazione.
La disponibilita' di funzionalita' di Quality of Service (QoS) - inoltre - contribuira' ad eliminare i colli di bottiglia della Rete dei prossimi anni. Oggi infatti, sebbene gia' disponibile, QoS su IPv4 non dispone di standard di interoperabilita' che gli consentano di operare al di fuori del gateway locale.
Anche i sistemi di VPN, quelli di autenticazione, di crittografazione e in generale tutti gli aspetti di sicurezza trarranno benefici dalle nuove funzionalita'.
Per finire il passaggio dal sistema di indirizzamento a 32-bit (IPv4) a quello a 128-bit (IPv6) consentira' di assegnare indirizzi a migliaia di dispositivi per ogni centimetro cubo della superficie terrestre (fonte IETF).
Per coloro che desiderassero testare ed implementare le funzionalita' IPv6 fin d'ora, segnalo che Linux consente gia' di farlo (maggiori dettagli su
Linux IPv6 HOWTO).
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