Castello di Melegnano: parte la fase due del recupero
È partita la seconda fase dell’operazione “il Castello ai cittadini” che prelude alla riqualificazione dell’intero edificio.
Prima delle ferie estive il Consiglio comunale di Melegnano ha approvato la proposta di acquisto dell’ala corta del castello, la Provincia a sua volta ha confermato questo passaggio di proprietà.
I primi interventi di bonifica, da parte della Provincia, hanno arrestato il degrado. Successivamente ci sono state iniziative pubbliche, nelle quali si sono esplicitate la volontà di intervenire concretamente e le proposte di coinvolgere tanti elementi nel progetto. A questo punto l’interesse per l’edificio non si è limitato soltanto a un ambito cittadino, ma l’avvio dei lavori ne ha reso credibile il recupero.
Il Comune di Melegnano e la Provincia hanno confermato di voler continuare nella collaborazione, per permettere una omogeneità negli interventi di recupero e mantenere unitario il risultato finale di ripristino del castello. Per sovrintendere ai passaggi, che il progetto sul castello comporterà, è stato individuato nel comitato scientifico l’organismo che funge da cabina di regia, filtra le idee che nascono dai diversi soggetti coinvolti, collega l’elemento artistico con le valutazioni tecniche.
Con grande favore è stata accolta l’adesione di uno dei maggiori critici d’arte , il professor Raffaele De Grada, il quale ha accettato di coordinare il comitato che valuterà la situazione del castello e suggerirà le possibili destinazioni degli spazi dell’ala grande. Nel frattempo, dal Provincia è stato avviato un rapporto con il Politecnico di Milano per lo sviluppo di analisi diagnostiche, ricerche materiche e stratigrafiche sul castello, che forniranno una lettura propedeutica ai successivi passaggi.
La Provincia ha effettuato inoltre una ricerca per verificare la possibilità di collocare l’operazione di ripristino dell’edificio mediceo in un circuito di carattere europeo, anche nell’eventualità di accedere a stanziamenti o prestiti di natura comunitaria. Altre indagini sono state svolte da Uffici che collaborano con l’assessore Casati verso altri ambiti, dove soggetti specifici come alcune Fondazioni si caratterizzano per la disponibilità a sostenere, con finanziamenti finalizzati, interventi su beni storici, artistici o culturali.
Presso la sede della Provincia è avvenuta così la prima riunione dei diversi soggetti coinvolti nell’idea di rinascita del castello: si tratta di amministratori come il sindaco e il vicesindaco di Melegnano e i quattro assessori provinciali interessati (cioè quelli che ricoprono la carica con deleghe al demanio, all’ambiente, al territorio e alla cultura), di esperti ed associazioni con riconosciute competenze in materia storico-artistica per interventi su palazzi e manieri, di dirigenti e tecnici della Provincia, di organismi che a vario titolo promuovono il valore dei beni culturali legati al nostro territorio.
Dopo un primo fruttuoso incontro, si entra ora nella fase più operativa, quando si raccoglieranno i dati oggettivi delle analisi, si studierà la situazione del territorio e si valuteranno le diverse opzioni per la consegna ai committenti istituzionali delle proposte per gli interventi sull’ala lunga del castello, che rimane di proprietà della Provincia, e suggerimenti anche sulla parte che fa capo al Comune. L’avvio della macchina è avvenuto: buon lavoro agli esperti!
Per saperne di più» Assessore Bruno Casati